Dove sono le persone da assumere? Le trovi sui social (se sai come cercarle…)

Dove sono le persone da assumere? Le trovi sui social (se sai come cercarle…)

Il Marketing applicato al reclutamento delle Risorse: come funziona e come si applica in Italia

Immagino che quando pensi al Marketing la prima cosa che ti viene in mente è l’acquisizione dei clienti, ma cosa succede quando invece dei clienti hai bisogno di collaboratori, venditori o dipendenti?

Fino a qualche anno fa la ricerca dei dipendenti veniva demandata alle agenzie interinali o  gestita attraverso gli annunci di lavoro, oggi parliamo invece di Recruiting Marketing o Social Recruiting, ovvero: il marketing applicato alla ricerca del personale.

Possiamo dire in altre parole che, nel mercato odierno, un’azienda che voglia trovare il candidato migliore, debba necessariamente attuare una vera e propria strategia di marketing finalizzata prima a trovarlo e, poi, a convincerlo!

Hai mai pensato al fatto che, con buona probabilità, acquisire clienti e acquisire dipendenti siano due attività che hanno molto in comune?

Ma andiamo per gradi: il Social Recruiting è una vera e propria strategia di marketing, con l’unica differenza che non è finalizzata a trovare nuovi clienti, bensì nuovi collaboratori.

La sua particolarità sta nei canali di traffico che utilizza: i social network, in testa LinkedIn ma anche Facebook, WhatsApp, etc.etc.

Come tutte le strategie di marketing che si rispettino anche quella del Social Recruiting deve trovare le persone giuste e persuaderle ad entrare in contatto con la committente, e lo fa in modo “social”.

Devi sapere infatti che, grazie ai social, le dinamiche di procacciamento del personale si sono evolute molto, spostandosi da un piano “uni-direzionale” (ovvero l’azienda chiede e il candidato risponde) ad un piano “bi-direzionale” (dove entrambe le figure sono da considerarsi delle “candidate”).

Rispetto a 10 anni fa il modo di cercare dei collaboratori è davvero cambiato.

Possiamo ravvisare due differenze principali:

#1 – La nascita della “pre-selezione”

Una volta, il grosso della decisione (da entrambe le figure coinvolte) veniva fatto DURANTE il colloquio.

Oggi, grazie allo strumento del web, questa decisione avviene in gran parte PRIMA che le due figure si incontrino.

E’ proprio per questo che diviene fondamentale organizzare al meglio le informazioni che parlano di noi.

Posso dirti infatti che oggi, il “gioco” tra le parti è di gran lunga molto più “trasparente”.

#2 – Nella situazione attuale i collaboratori “comprano” un posto di lavoro, non lo cercano.

Questo diviene il motivo per cui prima ancora di cercarli è necessario che tu, imprenditore di successo, ti faccia trovare dai migliori candidati, vendendogli bene la tua azienda e l’opportunità di lavoro che gli stai offrendo.

Posso dirti infatti che, non a caso, un buon 70% del Social Recruiting si basa sul “prendere la mira”, in altre parole, dovrai necessariamente definire a monte CHI stai cercando.

Le aziende spesso e volentieri sbagliano proprio qui, cercando un collaboratore che non esiste o pretendendo di averlo a delle condizioni impossibili.

Se vuoi essere un imprenditore di successo non puoi permetterti di commettere questo errore!

Ti spiegherò adesso quali sono le fasi per un corretto Social Recruiting:

  1. Definisci degli skill del tuo candidato ideale (chi stai cercando?)
  2. Crea dei messaggi di reclutamento (questi saranno gli strumenti più importanti del tuo social recruiting)
  3. Definisci la tua strategia di pubblicazione e ricerca sui Social (primo fra tutti senza dubbio LinkedIn)
  4. Pre-Seleziona i tuoi candidati
  5. Fai una prima intervista ai candidati migliori
  6. Chiudi con un ultima selezione dei candidati e non ti rimarrà che scegliere il migliore!

In tutto questo processo è importante che tu faccia molta attenzione alla Brand Reputation della tua azienda, cioè a come vengano presentati tutti gli strumenti di comunicazione principali a tua disposizione (Sito Internet, Pagina facebook e Linkedin, canale YouTube, sede fisica della tua impresa..etc.etc.)

La reputazione della tua azienda sarà uno dei primi fattori che una potenziale risorsa valuterà prendendo in considerazione la tua offerta.

Ricordati che, in questa strategia, la migliore freccia al tuo arco sarà senza dubbio LinkedIn, in esso troverai una banca dati immensa e gratuita accessibile con un semplice click.

E’ fondamentale però che tu abbia una strategia ben definita perché senza di essa LinkedIn sarà uno strumento poco utile: troverai moltissimi candidati ma non ti sarà facile scovare il migliore.

Con questo non voglio dirti che gli altri social non siano altrettanto funzionai al tuo scopo: Facebook, Instagram o Twitter, a seconda del settore di pertinenza, potranno egualmente rappresentare dei validi strumenti di conoscenza de candidati, ma solo in una fase secondaria del processo.

In ultima istanza, è bene che io ti metta in guardia sui 3 errori più comuni che frequentemente le aziende commettono nella selezione e nella ricerca del personale:

  1. Così come nel marketing il primo errore è senza dubbio sbagliare il target, così nel social recruiting sarà cercare un candidato da “mission impossible”, cioè una figura che non esiste (in altre parole sarebbe inutile cercare un neo-laureto con 15 anni di esperienza alle spalle!) o che, nel caso esista, non accetterebbe mai lo stipendio offerto.La prima regola deve essere di certo questa: l’offerta dovrà essere realista, bisognerà che tu scenda ai giusti compromessi (non puoi avere una Ferrari a 10.000€!). Molto spesso ho visto rifiutare dei candidati adatti all’80% poiché si era alla ricerca della perfezione: come nella vita così nel recruiting del personale la perfezione non esiste, quando trovi un candidato che ti piace devi prenderlo prima che sia troppo tardi!
  2. Un altro errore molto comune sarà quello di non curare al punto giusto la reputazione aziendale, rischierai che sia il candidato stesso a rifiutare la tua offerta perché non ritiene la tua azienda all’altezza delle sue aspettative.
  3. Non dovrai mai sottovalutare la complessità del social recruiting, rischiando di non pianificare al meglio il tuo progetto di ricerca e selezione del personale.

Ricorda che i ritardi nelle risposte, la disorganizzazione, la mancanza di coerenza, sono sintomi di scarsa professionalità e tutto questo non convincerà i candidati che, inesorabilmente, rischierai di perdere!

Ti starai chiedendo se, con l’avvento di questi nuovi strumenti di recruiting, si sia perso del tutto l’approccio “classico” alla selezione del personale.

Posso senza dubbio dirti che, seppur i social ti saranno molto utili, poiché è da lì che “ andrai a pescare” il tuo candidato ideale, presto o tardi ti toccherà fare i conti con il mondo reale e tu, come imprenditore, dovrai essere preparato.

Sarà proprio in quel momento che il tradizionale approccio vis-a-vis sarà insostituibile!

Bene, ora sei pronto per mettere in pratica quanto di più utile hai appreso sul Social Recruiting, cosa aspetti? Pianifica la tua strategia e “buona caccia”!!

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