“Tu vuo’ fa’ l’Americano”. Marketing all’Italiana VS Marketing all’Americana

“Tu vuo’ fa’ l’Americano”. Marketing all’Italiana VS Marketing all’Americana

Ricordi il ritornello della canzone di Renato Carosone? Negli anni ’50 questo motivetto rallegrava i nostri genitori, i nostri nonni, eppure, continua ad essere molto attuale se pensiamo agli imprenditori italiani e al marketing.

In quest’ambito lavorativo e consulenziale i più, sono convinti che l’unico modo di fare marketing sia quello di farlo “all’americana”, ma la vera domanda che io e te dobbiamo porci oggi è: 

il marketing “all’americana” funziona davvero anche in Italia?

In altre parole. Il marketing all’italiana e quello all’americana sono due cose diverse oppure no?

Io sono fermamente convinto del fatto ci sia una differenza davvero marcata tra i due, non si tratta però di una questione di “ingredienti”, alla fine possiamo dire che quelli siano reperibili ovunque così come le tecniche e gli strumenti di marketing.

Quello che realmente rende il risultato completamente diverso è rappresentato da 3 macro-differenze tra ITALIA e USA:

  1. La mentalità dei consumatori
  2. Le risorse che l’imprenditore mette a disposizione del marketing
  3. La mentalità dell’imprenditore

In primis va riconosciuto che la mentalità dei consumatori in queste due diverse aree geografiche è sostanzialmente diversa in 3 cose:

  • La fiducia verso i venditori e, più in generale, nelle pubblicità, molto più alta in Usa rispetto che in Italia
  • La predisposizione a richiedere e a dare garanzia: scontata per l’americano quando è insoddisfatto di qualcosa ma, tutt’altro scontata per un italiano.

Spesso dare la garanzia diviene in Italia una scomodità sociale per il consumatore e, qualcosa di addirittura impensabile per molte delle aziende presenti sul mercato.

Questo fattore diviene cruciale se pensiamo che dare e ricevere la garanzia crea un potente strumento di auto-selezione sul mercato americano, cosa che invece in Italia di fatto non avviene.

  • L’abitudine degli americani ad accettare il marketing e le tecniche di vendita come se fosse qualcosa di del tutto naturale e pacifico.

Rispetto invece alle risorse che un imprenditore mette a disposizione per il marketing posso dirti che quello all’americana è pensato per un budget che un’azienda italiana reputerebbe addirittura folle (sia per mentalità che, a volte, per una semplice indisponibilità economica).

Inoltre, va detto che, se mettiamo un imprenditore americano a confronto con un omologo italiano, è tacito quanto, a parità di dimensioni e fatturato, il primo sia molto più predisposto ad investire il suo budget nel marketing e, questo, principalmente per un fattore culturale e di conoscenza rispetto allo strumento.

Posso infine dirti, per esperienza, che il marketing in una condizione di “ abbondanza di risorse” e, il marketing in una condizione di “scarsità di risorse” non solo non seguono la stessa tattica, ma non sono nemmeno lo stesso sport!

In ultima istanza, veniamo alla mentalità imprenditoriale.

Non starò qui a dirti che l’imprenditore italiano, ahimè, ha una mentalità più chiusa e rigida rispetto ad un americano..sono banali cliché che non intendo ripercorrere: l’apertura mentale, le convinzioni di una persona non dipendono dalla sua nazionalità ma dalla sua unicità di individuo, dalle sue esperienze e, soprattutto, se pensiamo al marketing, dal tempo di “metabolizzazione sociale” di un determinato argomento.

Una nazione come quella americana parla ormai da secoli il linguaggio del marketing, direttamente o indirettamente, gli italiani invece sono relativamente “giovani” rispetto all’utilizzo di questo strumento e, alla conoscenza delle sue reali potenzialità.

In Italia i concetti di marketing sono stati diffusi al piccolo imprenditore da meno di dieci anni mentre prima erano ad appannaggio solo degli accademici o dei grandi imprenditori.

E’ ovvio che per approcciarsi a questa “materia” non ci voglia molto…ormai se ne sente parlare in ogni dove e, a volte, fa addirittura “figo” mostrarsi avvezzi a questo “linguaggio”, tutt’altra storia è invece conoscere gli strumenti di marketing giusti da implementare con strategia nel proprio business affinché esso cresca e diventi vincente.

Possiamo trarre ispirazione dal “marketing all’americana” così come la nostra arte può essere di ispirazione negli States ma, copiando, non avremo mai gli stessi risultati.

Le strategie di marketing vanno studiate sulla base del contesto, del mercato in cui scegliamo di creare e portare avanti il nostro business,  vanno tarate a misura del target che vogliamo colpire e, per fare questo, dobbiamo averne una profonda conoscenza.

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