Gli strumenti: il SITO e i #SOCIAL

Gli strumenti: il SITO e i #SOCIAL

Ok, il tuo target l’hai definito. E hai pure creato la tua Unique Value Proposition.

A questo punto, amenoché tu non abbia scelto di affidare la tua campagna online ad un’agenzia di comunicazione specializzata, è il momento di passare dalla teoria alla pratica.

E’ il momento di parlare di STRUMENTI: la costruzione del tuo sito web e la scelta dei tuoi social media.

COME DEV’ESSERE UN SITO WEB

  • Dev’essere responsivo. Deve adattarsi cioè, come un vestito double-face, tanto alla navigazione desktop quanto a quella mobile. Oggi circa il 65% del traffico web complessivo viene effettuato da chi naviga, cerca, legge, interagisce su smartphone.
  • Dev’essere scritto in chiave SEO. Il SEO, che sta per Search Engine Optimizazion, è quel sofisticato e prezioso valore telematico che consente ad un sito, ad un blog, ad un articolo etc., di venire indicizzato organicamente nei motori di ricerca, SENZA bisogno di aggirarne i (meritocratici) algoritmi mediante campagne pubblicitarie basate su adwords a pagamento. Tradotto: è quello che ti può consentire di arrivare pian piano nella prima SERP, la prima pagina di ricerca di Google. Perché, come dicono i guru, “Il miglior posto per nascondere un cadavere è la seconda pagina di Google!”
  • Dev’essere bello da vedere. Sarà anche la regoletta più banale del mondo, ma non va data per scontata. Si può realizzare un sito ricco di effetti audiovisivi e orpelli grafici assortiti, finendo col creare qualcosa di troppo pesante alla vista; così come, di converso, si può disegnare un sito all’apparenza minimalista ma magari estremamente leggero, gradevole e rilassante nella sua consultazione.

  • Deve seguire la “Regola dei 3 clic”. A partire dalla home page, l’utente con un massimo di 3 clic dev’essere in grado di raggiungere qualsiasi informazione esistente all’interno del tuo portale.

  • Deve implementare un blog. Blog = content marketing = futuro del web. Quest’equazione diventa più vera ogni giorno che passa: mediante un blog, infatti, non soltanto hai un modo semplice e rapido di offrire all’utente sempre qualche nuovo contenuto, ma sei anche in grado di nutrire (a suon di parole chiave e link building) il cosiddetto spider con cui Google (od anche Yahoo!), circa ogni 20 giorni, passa al setaccio l’intero world wide web per vedere chi ha inserito quali contenuti. Tutto ciò si riversa nelle tue chance di posizionamento nelle SERP, le Search Engine Results Pages, pagine dei risultati del motore di ricerca.

COME SCEGLIERE I GIUSTI SOCIAL NETWORK

Fondamentale è capire quali siano i migliori social da utilizzare a scopo business.

  • Facebook. Ça va sans dire. Il più famoso, il più fruito, il più imprescindibile dei social network. Il primo, in particolare, ad aver concentrato in un’unica piattaforma tremendamente user-friendly tutte le potenzialità dell’allora neonato web 2.0. Oggi Facebook, nonostante sembri passato un po’ di moda, rimane oggettivamente il primo social dove bisogna esserci, perché implementa l’algoritmo di targetizzazione più evoluto e preciso in circolazione, in assoluto.
  • Instagram. “L’immagine è tutto” diceva una vecchia pubblicità. Instagram è il social del momento, quello col più elevato indice di crescita. Il boom tecnologico dei cameraphone, in grado di sostituire la vecchia macchina digitale “inserendola” all’interno di smartphone costantemente connessi e multi-tasking, ha trovato il suo sfogo principale in questo social, tutto incentrato sulle immagini. Oggi infatti, a prescindere dalla piattaforma d’uso, un post corredato da immagine vanta un tasso di conversione che in media supera del 50% quello dei post privi di riscontro grafico. Contrariamente a quanto dicano alcuni, però, Instagram non è affatto alternativo a Facebook: il target dei due social è ben distinto. L’utenza IG ha un’età media assai più bassa di quella FB.
  • LinkedIn. Un altro social cresciuto molto negli ultimi anni, grazie soprattutto alla rivisitazione della piattaforma, che era nata come strumento puramente di rectruiting. Oggi invece anche LinkedIn si è trasformato in un vero e proprio universo social, grazie a tante novità e strumenti, come ad esempio il fiammante LinkedIn Pulse, la nuova rete di blog professionali.
  • Twitter. Un social network tanto bello quanto poco capace di attecchire in Italia. Scherzosamente potremmo dire che, malgrado anni di cinguettìi, non è ancora riuscito a prendere il volo! Qui da noi, infatti, pur essendoci tantissimi utenti iscritti a Twitter, le interazioni rimangono piuttosto basse, in proporzione, e quindi il rendimento è spesso inconsistente: su questa piattaforma, infatti, per sperare di entrare nei risultati di ricerca ed acquisire follower (cioè visibilità) è necessario produrre un numero di tweet molto alto. Bisogna, insomma, cinguettare di continuo: non a caso ad oggi Twitter è il social di riferimento esclusivamente per vip e politici!

  • Pinterest. Un altro social fondato sulle immagini, che però, a differenza di Instagram, si rivolge ad una nicchia: è molto usato infatti dagli operatori del settore social media marketing per cercare e magari scambiarsi foto a tema specifico. Le categorie più popolari su Pinterest sono cibo e bevande, fai da te e artigianato, abbigliamento, moda, design, decorazioni per la casa e viaggi.

“E se non ho modo di occuparmi di sito e social, cosa scelgo?” ti potresti domandare forse a questo punto. E’ una domanda che ci pongono spesso anche nostri clienti, magari startup che non hanno il budget finanziario o le risorse umane per dedicarsi a sito web e social network contemporaneamente.

Nel 2019, sulla risposta non può esserci ombra di dubbio: priorità ai social. Scegli le tue piattaforme, costruisci le tue campagne. Impara il social media marketing.

Del sito web ti occuperai non appena ne avrai la possibilità. Magari, nel frattempo, costruisci una landing page molto veloce, che riepiloghi in modo chiaro i tuoi contatti e rimandi ai tuoi social. Evita però categoricamente quelle pagine in stile “work in progress – under construction” coi punti di sospensione o la rotellina che gira… Non ci crede nessuno!

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