E-commerce e IVA: cosa cambia da luglio

E-commerce e IVA: cosa cambia da luglio

Gli ultimi mesi hanno segnato una crescita rapidissima del comparto e-commerce. I motivi li conosciamo (più o meno) tutti. A questa espansione è corrisposta un’accelerazione nell’attuazione delle modifiche previste dalla riforma del sistema IVA dell’UE. Se sei titolare di un negozio online, allora le prossime righe potrebbero interessarti da vicino, perché da luglio cambieranno alcuni importanti parametri.

Secondo i dati della Commissione europea, gli Stati membri dell’UE continuano a perdere quasi 150 miliardi di euro di entrate dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) ogni anno. Di questa cifra, si stima che circa 50.000 milioni di euro finiranno nelle mani di criminali, truffatori e probabilmente anche terroristi.

Per questo motivo, e visto anche il boom di vendite online in seguito alle restrizioni dettate dal Covid-19, la Commissione Europea ha deciso di accelerare l’attuazione delle modifiche alla riforma del sistema dell’IVA nell’UE. Questa riforma mira ad evitare perdite di entrate fiscali e a ridurre significativamente la frode transfrontaliera dell’IVA, in modo che le imprese europee ed extraeuropee competano su un piano di parità.

Le modifiche alla riforma dell’IVA, come detto, verranno applicate il 1° luglio 2021 in tutti gli Stati membri dell’UE e interesseranno tutto il commercio elettronico.

La direttiva IVA include le seguenti modifiche alla riforma:

  • eliminazione delle soglie nelle vendite a distanza,
  • fine dell’esenzione IVA sulle importazioni di spedizioni di basso valore,
  • responsabilità dell’IVA sui marketplace per le vendite a distanza di beni importati da paesi terzi.

La nuova IVA nell’e-Commerce

Le modifiche stabilite dalla Commissione Europea mirano a migliorare le pratiche nel campo fiscale del commercio elettronico. Questo potrebbe rappresentare una sfida per alcuni negozi online, quindi consigliamo di affidarsi ad un consulente fiscale per snellire la mole di lavoro. 

Le principali modifiche incluse nella riforma del sistema IVA e rilevanti per l’e‑commerce sono le seguenti: 

  • eliminazione delle soglie nelle vendite a distanza,
  • a partire dal 1° luglio 2021, qualsiasi e-commerce che supera la soglia di 10.000 € di fatturazione annuale derivante dai clienti di altri Stati membri, deve fatturare con l’aliquota IVA del Paese di destinazione.

Pertanto, con questa nuova riforma, le soglie nazionali vengono abolite in modo che vi sia una soglia unica per tutti gli Stati membri.

La buona notizia è che attraverso il sistema a sportello unico, un portale web attraverso il quale l’IVA viene dichiarata e pagata elettronicamente, non sarà necessario registrarsi ai fini fiscali in un altro Stato. Ciò rende più facile per l’e-commerce rispettare la legislazione.

Questo sistema di sportello unico avrà il compito di rimettere le tasse riscosse allo Stato comunitario corrispondente. Per questo, le aziende dovranno registrarsi in questo sistema e conoscere le diverse aliquote IVA applicabili ai loro prodotti nel resto degli Stati, poiché devono essere riportate nelle fatture.

Questo nuovo sistema aiuterà le imprese europee a trarre pieno vantaggio dal mercato unico e a competere sui mercati mondiali. Istituire un sistema unico europeo dell’IVA che sia più semplificato e riduca le frodi fiscali è stato a lungo uno degli obiettivi principali della Commissione Europea, e la pandemia non ha fatto altro che aumentare la necessità di questo cambio di passo tanto atteso.

Non restare indietro e inizia anche tu a sfruttare le potenzialità dell’e-commerce per far crescere la tua attività. Contattaci per un preventivo!

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