I 5 modi peggiori per concepire un’azienda

I 5 modi peggiori per concepire un’azienda

Ecco la Top List dei 5 modi più diffusi e, profondamente sbagliati, per concepire un’azienda

Non ci crederai ma buona parte degli imprenditori devono i loro problemi, di marketing e vendita, ad una scelta sbagliata riguardante proprio il COME abbiano concepito inizialmente la loro azienda.

Ti stai chiedendo se anche tu hai commesso qualche “peccato originale” ?

Niente panico, fortunatamente ci sono solo 5 modi sbagliati per aprire un’azienda.

Procediamo per gradi: ti spiegherò nel dettaglio quali sono gli errori più comuni che potresti aver commesso ma avrai anche modo con noi, di capire come si crea un’azienda nel modo corretto.

Inizierò col dirti che, anche se ci sono l’80% delle possibilità che tu abbia costruito le fondamenta della tua impresa su un terreno paludoso, non devi preoccuparti: a tutto c’è rimedio!!

Primo modo sbagliato

Il primo modo sbagliato di avviare un’azienda è niente meno che quello più scontato: individuare un prodotto/servizio che già si vende.

Con buona probabilità potresti essere incappato nel ragionamento logico-deduttivo per cui: “ Se funziona per gli altri, perché non dovrebbe funzionare anche per me?!”

Il problema però è che questa logica non tiene conto di un paio di “dettagli” da non trascurare:

  • La psicologia dei consumatori: 

Difficilmente le persone cambiano idea quando nella loro testa hanno ben posizionato il “primo in classifica”, se chi stai copiando a sua volta non è considerato tale nella mente dei potenziali clienti allora, sei in un mercato indifferenziato.

Copiare un’azienda indifferenziata equivale a copiare il peggiore della classe e ciò, ti farà ottenere il suo stesso risultato, ovvero, tanto lavoro e poco guadagno.

Qualora invece tu stia copiando imprese ben posizionate, sappi che il motivo per cui hanno successo non è il prodotto che commercializzano o il servizio che erogano, bensì, il posizionamento del loro brand: qualcosa che NESSUNO può copiare.

  • Il resto dell’Iceberg:

Il ragionamento che vi ho appena presentato, inoltre, non tiene conto dei “retroscena” che stanno dietro alla creazione di un’azienda di successo:

  • – i capitali investiti
  • – le conoscenze giuste
  • – un pubblico già fidelizzato
  • – etc.etc.

Un mix di ingredienti che hanno contribuito senza ombra di dubbio alla buona riuscita di un’azienda e che, di certo, un neo-imprenditore non può copiare.

Secondo modo sbagliato

Il secondo modo sbagliato di creare un’azienda è quello di seguire le proprie Passioni.

So già cosa starete pensando, che io sia un cinico che distrugge i sogni delle persone: non è cosi!! Credo sia importante avere passione PER il proprio lavoro, ma sono altrettanto convinto che ben altra cosa sia trasformare le proprie Passioni in un lavoro.

Raramente quest’ultime combaciano con un vero e proprio business: il business infatti ragiona per logiche economico/finanziarie e, le scelte fatte, devono rispondere a criteri di competitività che siano dettati dall’ambizione di crescere.

Le Passioni NO.

Quelli che aprono un bar perché “amano stare a contatto con la gente” molto spesso dopo un po’ che si trovano a stare a contatto “forzato” con la gente chiudono, e iniziano a soffrire di misantropia!!

Io lavoro in ufficio e al bar ci vado a farmi l’aperitivo, ad ascoltare la musica, a socializzare: tutto, tranne che a lavorare!

Insomma: Business e Passioni nella quasi totalità dei casi non coincidono.

Con ciò non voglio dire che sia sbagliato essere appassionati del proprio lavoro (anzi, è fondamentale!) ma costruire il proprio business sulle proprie Passioni è sbagliato perché essi seguono due processi di sviluppo completamente diversi.

La soluzione è: creare un Business che ti permetta di concederti le tue passioni GRATIS, quando vuoi e con chi vuoi.

Terzo modo sbagliato

Faccio quello che sono bravo a fare.

Come per le passioni possiamo fare un discorso analogo anche per quanto riguarda le competenze operative di un imprenditore, in generale è sbagliato pensare che l’essere bravi a fare qualcosa produca soldi in modo matematico.

In questo modo ci aspetteremmo dei risultati casuali e non traguardi che siano frutto di un ragionamento strategico.

Infine, dobbiamo capire che non per forza un imprenditore debba essere bravo a costruire/vendere un prodotto o ad erogare un servizio ma, l’importante è che sappia trovare le persone giuste costruendoci un sistema di vendita dietro che sia solido ed efficace.

Quarto modo sbagliato

Il quarto modo è molto frequente in Italia: vendere qualcosa che esiste già apportando furbescamente delle differenze.

Di solito parliamo di ex dipendenti che, dopo aver imparato a fare un lavoro si staccano dal loro titolare per aprire un’azienda propria, facendo una sorta di copia-incolla con la sua.

Di solito però le differenze sono spesso “insostenibili”, ad esempio: “Faccio la stessa cosa ma costo di meno, sono più veloce, più disponibile”.

Queste prerogative in sostanza portano tutte alla stessa conclusione.” compra da me perché lavoro di più e guadagno di meno”.

E’ possibile trovare nuovi clienti ma perché farlo a discapito del proprio tempo, della propria libertà, del flusso di cassa e del rischio di impresa?

Concludo quindi che se esiste qualcosa di peggiore di non avere un proprio posizionamento è, proprio quello di crearsene uno usando un attributo differenziante insostenibile.

Ciò affosserà la vostra azienda vi imprigionerà in un vortice di massimi sforzi e pochi risultati.

Quinto modo sbagliato

L’ultimo modo sbagliato per aprire un’azienda è, udite udite, decidere di vendere qualcosa che non esiste.

Le valutazioni che necessariamente andrebbero fatte sono le seguenti:

  • Se un determinato prodotto/servizio non esiste un motivo dovrà pur esserci.
  • Creare una nuova categoria di mercato costa molto di più che creare un nuovo prodotto

Nella quasi totalità dei casi il motivo per cui un prodotto/servizio ancora non esiste è semplicemente perché ci troviamo in una situazione di “assenza di domanda di mercato”.

Pensi di essere il nuovo Steve Jobs o il novello Guglielmo Marconi? 

Buon per te! Ma se solo hai un minimo dubbio che non sia così, allora ferma i tuoi deliri creativi e,  inizia a capire quanto può costarti mettere n piedi una nuova categoria di prodotti.

Anche se la tua idea fosse la migliore, innovativa, visionaria, per poterla realizzare avresti bisogno di ingenti fondi di denaro: creare un nuovo mercato è molto costoso.

Allora, sei riuscito a fare mente locale e a capire se, nell’aprire la tua azienda, hai commesso proprio uno di questi errori?

Non preoccuparti perché la cosa è molto probabile, ma possiamo rimediare e andare a tamponare le scelte sbagliate fatte in passato grazie ad azioni precise che puoi intraprendere da oggi.

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